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8 Marzo, Giornata internazionale della Donna

"I miei affettuosi auguri e il mio incoraggiamento vanno a tutte le donne, che in Italia e nel resto del mondo, ieri e oggi, ribellandosi, reagendo contro leggi e tradizioni assurde hanno non solo difeso la propria dignità e i propri diritti, ma affermato libertà e opportunità per tutte. L'8 marzo sarebbe solo una festa fatua e vuota, quasi irriverente nei confronti delle donne che affrontano ogni giorno difficoltà di ogni genere, se non servisse a puntare con maggiore determinazione l'obiettivo politico e sociale sulla realtà della condizione femminile, sui problemi aperti, sulle possibili strategie per affrontarli. Dall'inizio della mia presidenza, ogni anno - ha aggiunto - in occasione di questa cerimonia al Quirinale, abbiamo scelto un aspetto specifico della condizione femminile da trattare. Questo 8 marzo 2014 lo dedichiamo sia ai diritti negati, sia alle vittorie per affermare diritti e liberà.”

Così il presidente della Repubblica, nel suo discorso per la celebrazione dell'8 marzo.

E' evidente come la conquista di una vera parità di genere nella nostra società, per quanto dovrebbe essere scontato, sia una tappa che richiederà ancora impegno e consapevolezza.

Non possiamo dimenticarci, oggi a maggior ragione, di tutte le donne che ogni giorno patiscono violenze e soprusi di ogni tipo, tra le mura domestiche, sul posto di lavoro, nelle nazioni in cui soffiano venti di guerra. A tutte loro chiediamo il coraggio di denunciare affinché questi soprusi vengano puniti. Non possiamo dimenticarci di tutte quelle donne che, pur avendo talento, esperienza e capacità intellettuali, restano schiacciate nelle gerarchie sociali senza possibilità di emergere, magari con stipendi da fame. A tutte loro chiediamo di alzare la testa e combattere. Non possiamo scordare quelle donne che faticosamente hanno fatto carriera, eppure si sentono in colpa pur non avendone.  E non possiamo scordarci di tutte quelle madri e mogli che ogni giorno lavorano in silenzio, con il sorriso, per il bene delle loro famiglie e che la sera crollano dalla fatica per l’essersi divise tra i compiti domestici e quelli del lavoro. Né possiamo dimenticare il ruolo fondamentale che le donne hanno svolto nel corso della storia della nostra Repubblica, a cominciare dalle donne partigiane, che durante la Resistenza ricoprirono spesso ruoli fondamentali, anche se poco conosciuti e riconosciuti. A tutte loro diciamo grazie anche se siamo consapevoli che non sarà mai abbastanza. A tutte loro va il nostro più sincero augurio.

Cosa le donne siano, rappresentino e contino per il Partito Democratico lo dicono, tutti i giorni, i fatti e le persone che ne fanno parte. Il Partito Democratico si impegna da tempo a sviluppare politiche che consentano di conciliare sempre più lavoro e famiglia, politiche incentrate sul ruolo della scuola e della formazione prima che su tutto il resto. Consentire questa dualità, permettendo alle donne di non essere costrette a compiere una scelta esclusiva tra il lavoro e la famiglia sarà un obiettivo fondamentale, anche per la crescita sociale, non soltanto economica del paese.


Fabio Casiraghi

Commenti   

 
0 #1 profile 2018-10-31 21:48
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