Ambiente e Territorio: il PD in Europa
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Pubblicato Mercoledì, 14 Maggio 2014 23:10
- Scritto da _
Il 25 Maggio si terranno le elezioni Europee, tutti i cittadini degli stati membri saranno chiamati alle urne per eleggere coloro che li rappresenteranno a Bruxelles. Noi del Partito Democratico di Carate Brianza abbiamo deciso di esaminare alcuni dei punti più vicini al nostro territorio presenti nel programma del Partito del Socialismo Europeo, Partito politico europeo a cui il PD ha aderito pochi mesi fa, partendo da diverse fonti. Oggi è la volta di ambiente e territorio, tematiche che, come sappiamo bene, riguardano molto da vicino anche il nostro Paese e la nostra Provincia e, visti i prossimi appuntamenti, anche il nostro Comune.
Partiamo dal territorio. Dagli anni 50 la superficie totale delle aree urbane nell’Unione Europea è aumentata del 78%. Una cifra impressionante, che colpisce maggiormente se pensiamo che la crescita demografica è stata di appena il 33%. Una cosa che l’Europa può fare per evitare nuove cementificazioni del territorio è puntare più sul riuso e sul recupero dello stesso e meno sul consumo vero e proprio, pratica che il centrosinistra sta portando avanti a gran voce già da tempo; bisogna mettere in atto sempre più politiche e migliorare quelle già esistenti per salvaguardare il territorio destinato alla produzione agricola, vittima da diversi anni del degrado e della speculazione edilizia. Unito a tutto questo bisogna pensare alla messa in sicurezza del territorio contro il rischio di frane ed alluvioni, una grande opera di cui tutta Italia ha bisogno.
Per quanto riguarda invece il secondo punto, l’ambiente, il PSE è impegnato da tempo in una battaglia a favore delle produzioni ecocompatibili e al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. È necessario, oggi più che mai, rifinanziare gli investimenti a favore dell’economia verde e dell’energia rinnovabile. Investire in questo ambito genera ricchezza e posti di lavoro, basta pensare che negli ultimi 5 anni il numero di persone che lavora nel campo delle energie rinnovabili in Europa è passato da 230.000 a 550.000. Raggiungere gli obiettivi dell’UE, ovvero di produrre il 20% dell’energia da fonti rinnovabili entro il 2020, significa creare altri 410.000 posti di lavoro in tutto il continente. Anche il modello di mobilità deve cambiare, deve diventare sempre più sostenibile; per fare questo è necessario innanzitutto tornando ad investire sul trasporto su ferro e favorire i metodi di spostamento che non implicano la creazione di anidride carbonica.
Questo è solo un riassunto di questi punti presenti nel programma del PSE, del Partito Democratico e nei programmi dei nostri candidati al Parlamento Europeo. Vi invitiamo, per approfondire meglio i concetti espressi, ad esaminare le nostre fonti (pubblicate al fondo di questo articolo) utilizzate per la stesura di questo articolo.
Alessio Pennè
Fonti: