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Maggioranza a pezzi: la destra si lacera per dispute interne

Presentando la giunta, nel 2018 il Sindaco Veggian dichiarava con l’abituale modestia (in un video
che nel frattempo guarda caso è stato cancellato), che né lui né i Caratesi avrebbero potuto
scegliere nomi migliori, né che si sarebbe potuta comporre una squadra di consiglieri più coesi e
capaci. Ora, anche questa affermazione auto-incensante viene puntualmente smentita dai fatti
con una maggioranza che nell’ultimo anno è letteralmente caduta a pezzi
In estate c’è stato il “licenziamento” dell’assessore Frigerio che non è mai stato ben spiegato
all’opinione pubblica: il Sindaco lo ha motivato con un atto che lui stesso aveva approvato e
definiva “la goccia che aveva fatto traboccare il vaso”, ma poi non ha mai risposto alle nostre
richieste di rendere noti i fatti che quel vaso lo avrebbero riempito, visto che fino al giorno prima,
come sempre, incensava l’opera del proprio assessore. A questo punto non possiamo che ritenere
più credibili le dichiarazioni di Eleonora Frigerio, secondo la quale la destituzione sarebbe
avvenuta per motivazioni opache e del tutto estranee alla sua azione politica ed amministrativa.
Nello stesso momento veniva annunciata la sostituzione “per fare ancora meglio” dell’assessore
Terraneo, una scelta che oggi Dei Molinari dice non avere nessuna credibilità richiamando proprio
il ragionamento che fece il nostro capogruppo in quel momento: come si fa ad affermare che si
farà ancora meglio sostituendo un assessore senza neanche sapere chi avrebbe preso il suo posto,
e lasciando la posizione scoperta per dei mesi?
Poco ci interessa dei dolori del centrodestra Caratese che peraltro, come accade puntualmente da
due decenni, si dichiara unito e motivato al bene comune quando si tratta di vincere una elezione,
per poi dividersi nel corso del mandato. Certo è più che legittimo chiedersi se chi ci governa in
questo scorcio finale avrebbe vinto le elezioni senza gli apporti di consenso ricevuti da chi poi lo ha
abbandonato sconfessandolo.
Di maggiore rilievo politico il fatto che i durissimi interventi contro la Lega resi in consiglio in nome
di Fratelli d’Italia da Dei Molinari e quelli in conferenza stampa di Frigerio contro Sindaco e Forza
Italia implicano che il nuovo progetto politico nasce in opposizione ad una maggioranza
apertamente indicata come focalizzata su interessi personali e incapace di perseguire quelli della
comunità. Si tratta dunque di una vera e propria rottura che non potrà non trascinarsi sulle
prossime elezioni: come potrebbe chi si è prodotto in affermazioni così gravi sostenere
nuovamente un progetto che comprendesse lo stesso Sindaco e i consiglieri che hanno avallato le
sue scelte?
E per corollario: come possono i cittadini Caratesi continuare ad avere fiducia nel loro Sindaco se
diversi membri di primo piano della sua grande “squadra” del 2018 a quattro anni di distanza
sostengono che la sua azione politica non è ispirata dall’interesse collettivo?

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